“Padre Paolo Dall’Oglio sta bene e non è stato ucciso come dicono alcuni esponenti dell’opposizione siriana”. A riaccendere le speranze sulle sorti del gesuita italiano scomparso da Raqqa la notte del 28 luglio è Ghassan Abboud, l’editore e il fondatore dell’emittente di Aleppo Orient tv, contattato da Aki (Adnkronos International). “Io so chi lo ha rapito e non dobbiamo rassegnarci a credere a chi dice che è stato ucciso – ha aggiunto Abboud – Ho chiesto ai suoi rapitori di rilasciarlo”. L’editore siriano invita anche “tutti a non parlare senza essere sicuri delle informazioni che si hanno”. Era stato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, il 14 agosto scorso, a far sapere che Paolo Dall’Oglio era stato ucciso da ribelli legati ad al Qaeda. La Farnesina ribadisce di non avere alcuna conferma sulla sorte del religioso: “Non ci sono conferme in nessuna direzione”, ha detto il viceministro degli Esteri Marta Dassù, intervenuta a Radio Anch’io. “L’unica notizia è che Dall’Oglio si è recato al confine con il Kurdistan per tentare una mediazione” e “abbiamo aperto lì tutti i possibili canali, ma non abbiamo alcuna conferma”.