I Fratelli musulmani saranno sciolti e la loro organizzazione sarà dichiarata illegale dal governo. Lo ha reso noto il premier egiziano, Hazem El-Beblawi, che ha definito le proteste dei manifestanti come “atti terroristici”. Il movimento islamista era già stato messo fuorilegge nel 1954 dal presidente egiziano Gamal Abdel Nasser. Per Abdel Fattah, docente di letteratura italiana ed esponente di primo piano dei Fratelli musulmani egiziani, “il bagno di sangue di queste ore lascerà tracce negative sul futuro del nostro Paese. Per ogni padre ucciso dalla polizia, c’è almeno un figlio che porterà rancore per tutta la vita. In Egitto c’è una nuova dittatura peggiore di quella di Mubarak, così spietata da vantarsi di uccidere le persone inermi come fosse un atto di eroismo. Prova tangibile di questo uso esagerato della forza contro i civili inermi, e prova anche dei massacri dei manifestanti pacifisti sono le dimissioni di Al-Baradei, l’ex vice presidente, e di Khaled Dawood, l’ex portavoce del fronte di salvezza”.
Professor Abdel Fattah, anche ieri in Egitto abbiamo assistito a un bagno di sangue …
La strage di manifestanti inermi sta seminando il rancore e l’odio in troppe case egiziane. Numerosi cadaveri per le strade appartengono a gente comune che nulla avevano a che fare con i Fratelli musulmani. Il governo ha diffuso la voce che quanti protestavano erano armati, ma a Raba’a Al Adawiya, il quartier generale della contestazione, sono state colpite delle persone indifese. Stiamo registrando ogni giorno centinaia o migliaia di morti e altrettanti feriti.
Quali saranno le conseguenze?
Questo bagno di sangue lascerà tracce negative sul futuro del nostro Paese. Per ogni padre ucciso dalla polizia, c’è almeno un figlio che porterà rancore per tutta la vita e che lo trasmetterà ai figli e magari ai figli dei suoi figli. I generali non hanno avuto neanche quel briciolo di umanità per scusarsi del sangue versato. Il governo dell’Egitto è una nuova tirannia peggiore anche di quella di Mubarak.
Davvero è convinto del fatto che i manifestanti non fossero armati?
Se per ciascuno delle centinaia di migliaia di manifestanti ci fosse stata una pistola, chi protestava sarebbe stato in grado di resistere davanti a qualsiasi esercito. I militari sono giunti a bruciare i cadaveri per le strade, un fatto inumano mai visto prima nella storia del mio Paese.
I video hanno mostrato i sostenitori dei Fratelli musulmani che sparavano ad altezza d’uomo …
Non tutti i video mostrati erano autentici. In un caso in particolare un gruppo anti-Morsi ha ricreato la stessa ambientazione di Raba’a Al Adawiya in un’altra strada del Cairo e vi ha messo un gruppo di persone in t-shirt e pantaloni che sparano, mentre un cameraman li riprendeva da dietro. Insomma una messinscena degna di Hollywood. Diversi media hanno inoltre mostrato dei proiettili ancora pieni di polvere da sparo, dicendo che appartenevano ai Fratelli musulmani. Se davvero è così, perché gli islamisti non li hanno usati per difendersi?
Il premier Hazem el-Beblawi ha dichiarato che intende chiedere lo scioglimento dei Fratelli musulmani. Che cosa accadrebbe se lo facesse veramente?
Beblawi può fare quello che vuole senza alcun bisogno di dichiarazioni alla tv. Ci troviamo sotto a un regime militare che ha sospeso la Costituzione approvata dal 64% del popolo. Se vogliono scioglierci non c’è nessun ostacolo che possa impedirlo. La stessa identica misura era stata adottata dal presidente Gamal Abdel Nasser nel 1954, e da allora i Fratelli musulmani sono rimasti fuorilegge per quasi 60 anni. Il nostro movimento si basa su principi di pace e di solidarietà nei confronti di tutte le persone senza alcuna distinzione. Le nostre idee sono sopravvissute a varie repressioni e continueranno a sopravvivere anche in futuro.
Quale giustificazione può esserci per gli attacchi contro le chiese da parte dei Fratelli musulmani?
Gli attacchi contro le chiese sono dei crimini, ma per scoprire chi ci sia dietro veramente dobbiamo attendere l’esito delle indagini. La televisione Al-Hayat ha intervistato un sacerdote la cui chiesa era stata bruciata. Il prete ha detto che gli autori dell’attacco sono stati dei briganti, denunciando il fatto che ha chiamato la polizia ma gli agenti non gli hanno prestato ascolto. Si tratta quindi di delinquenti comuni e non di appartenenti alle forze islamiche.
Padre Rafic Greiche, portavoce dei cattolici in Egitto, ha accusato apertamente i Fratelli musulmani …
Posso garantire di fronte all’opinione pubblica di tutta Europa che noi Fratelli musulmani non accettiamo e non ammettiamo mai un comportamento criminale contro i luoghi di culto di qualsiasi religione.
Se davvero i Fratelli musulmani sono convinti di avere dalla loro la maggioranza degli egiziani, perché non smobilitano i sit-in e accettano nuove elezioni?
I sostenitori di Morsi che sono ancora in strada per manifestare contro il fiume di sangue provocato dalla repressione. Elezioni e riconciliazione non c’entrano nulla, i Fratelli musulmani sono nelle piazze per dire: “Noi siamo contro questo massacro”. L’Esercito e la polizia ammazzano i civili dagli elicotteri, e mi domando quale riconciliazione sia possibile dopo fatti come questi.
(Pietro Vernizzi)