Si temeva una nuova giornata di scontri e di sangue, ma fortunatamente i leader dei Fratelli musulmani hanno deciso di annullare il corteo previsto per le 16 di oggi ora egiziana. La decisione è stata presa proprio per motivi di sicurezza, per evitare cioè un nuovo possibile bagno di sangue dopo le centinaia di vittime tra oppositori e forze dell’ordine dei giorni scorsi. Nonostante questo alcune migliaia di dimostranti pro Morsi sono rimasti in strada a manifestare, ma è probabile che si ritirino una volta che l’ordine di sciogliere il corteo arrivi a tutti. Secondo fonti dell’Ansa i manifestanti hanno comunque intenzione di tenere un sit in davanti al palazzo presidenziale. Si fa sentire anche la voce del governo militare, che tramite il generale Abdel Fatah El-Sissi ha inviato un segnale di apertura ai Fratelli musulmani, non prima di aver chiesto loro di rivedere le proprie posizioni. Ha detto che in Egitto c’è posto per tutti, dunque anche per loro (dopo che nei giorni scorsi la stessa giunta militare aveva annunciato l’intenzione di sciogliere il movimento; tale proposta viene comunque discussa oggi dal govenro in una riunione apposita. Contro di essa si è scagliata il nostro ministro degli esteri Emma Bonino). La paura, ha detto, è che la situazione sfoci in un conflitto religioso che potrebbe portare l’Egitto in un tunnel oscuro. Allo stesso tempo ha difeso l’azione dell’esercito nei giorni scorsi definendola trasparente. Il governo ha anche accusato il network televisivo Al Jazeera di non garantire una informazione obbiettiva, sostenendo apertamente i manifestanti pro Morsi con una copertura definita non professionale.