La Croazia, ultimo stato da poco entrato nell’Unione europea, sembra allinearsi all’andamento del resto del continente in materia di coppie gay. E’ infatti in preparazione una legge che metterà sullo stesso piano dei diritti le coppie omosessuali con quelle eterosessuali regolarmente sposate. Non si tratta di matrimonio gay, ma comunque una equiparazione a livello legislativo e sociale. Inoltre, ma non è ancora dichiarato ufficialmente, le coppie gay potrebbero avere concessione alle adozioni. Lo ha fatto sapere il ministro dell’Amministrazione pubblica, Arsen Bauk durante una intervista con un giornale di Zagabria,  Jutarnji list. Ha spiegato che le coppie gay avranno gli stessi diritti di quelle eterosessuale per quanto riguarda l’eredità del partner e gli sgravi fiscali. Niente matrimonio ma “partenariato di vita” lo ha definito. Le coppie omosessuali, ha detto ancora, potranno sposarsi nei municipi esattamente come quelle etero. Rimane aperto il problema delle adozioni: il governo attuale croato, di centrosinistra, ha sempre smentito di voler concedere questa possibilità ai gay, ma è allo studio una possibilità che aggirerebbe la problematica: “concedere ad un membro della coppia di adottare il figlio biologico dell’altro, nel caso il genitore naturale sia sconosciuto o non più in vita”. Tutto questo mentre organizzazioni cattoliche e non nelle ultime settimane hanno raccolto ben 750mila firme per indire un referendum che iscriva nella costituzione che il matrimonio è unione esclusiva tra uomo e donna. Referendum che i partiti di governo non vogliono si tenga. 



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