Ci vuole poco per trasformare persone arrabbiate, poco istruite e facilmente influenzabili in una folla violenta e pericolosa. Ma i Fratelli Musulmani, dalle notizie che arrivano dall’Egitto e di cui finalmente cominciano a occuparsi anche i media occidentali. sembra siano in grado di farlo molto bene. Basta guardare la pagina FB di Freedom and Justice, il braccio politico della Fratellanza Musulmana, per leggere un messaggio di questo tipo: “La chiesa cristiana ha dichiarato guerra all’islam e ai musulmani”. Un’accusa ovviamente priva di ogni senso e realismo: i cristiani di tutte le confessioni sono appena il 10% in Egitto, e da sempre, sin dai tempi di Mubarak e anche prima, sono perseguitati. Non potrebbero farlo neanche volendo. Inoltre il capo dello colpo di stato militare, responsabile della morte di circa 800 Fratelli musulmani, è musulmano anche lui: quali sono le colpe dei cristiani allora? Ma messaggi come questo, come riporta il giornale americano Usa Today facendo la conta di quello che hanno subito i cristiani da quando Morsi è stato deposto, sono sufficienti per scatenare contro di loro la violenza. Il vescovo di Luxor è rimasto asserragliato nella sua abitazione senza cibo per venti giorni mentre fuori gruppi di islamici cantavano morte ai cristiani. Un convento di suore e la loro scuola sono state distrutte, la statua della Madonna decapitata e le suore portate per strada come prigionieri di guerra. Quaranta chiese sono state date alle fiamme e altre 23 attaccate e danneggiate pesantemente. Un autista di taxi del Cairo è stato ucciso, così come due guardie di sicurezza che lavoravano su una imbarcazione di alcuni cristiani: bruciati vivi. Centossessanta edifici di proprietà di cristiani sono stati attaccati. Sempre sulla pagina FB della Fratellanza si legge ancora che il Papa copto sarebbe complice della destituzione di Morsi.