I cristiani del distretto di Kandhamal, nello Stato indiano dell’Orissa in India, si apprestano a commemorare il quinto anniversario dei tragici pogrom scoppiati contro di loro nell’agosto del 2008. A seguito dell’assassinio di un leader induista locale, infatti, gruppi di estremisti indù si resero protagonisti di folli stragi, stupri, saccheggi e distruzione di chiese e abitazioni che costarono la vita ad oltre cento persone. I feriti furono migliaia, quasi trecento le chiese date alle fiamme e oltre 50mila gli sfollati. Oggi, a cinque anni di distanza, la comunità cristiana fa sapere che gran parte dei problemi presenti allora non sono stati affatto risolti: il clima di costante insicurezza, il rischio di nuove ritorsioni, la lentezza della ricostruzione degli edifici. Oltre a una serie di iniziative pacifiche, fa sapere oggi Radio Vaticana, i cristiani consegneranno anche un memorandum alle autorità locali per chiedere giustizia: i responsabili delle stragi sono in gran parte rimasti impuniti e meno di un terzo delle oltre 3mila denunce presentate si è risolto con un rinvio a giudizio. Tra le iniziative previste, anche una marcia pacifica a Phulbani, dove sono attesi anche esponenti di diverse organizzazioni per i diritti umani.