“Centinaia di morti e di feriti, tra cui donne e bambini, sono il risultato del barbaro uso di gas letali da parte del regime criminale nelle città dell’est Ghouta”. E’ questa la denuncia diffusa nella giornata di ieri dai Comitati locali di coordinamento siriani. Le vittime, secondo alcuni attivisti citati dall’agenzia di stampa Reuters, sarebbero 750, ma potrebbero essere anche più di mille. “Se fosse vero sarebbe l’ennesima tragedia che si somma ad oltre 800 giorni di tragedie per i bambini siriani”, ha detto Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia, ma al momento non sembra possibile stabilire la veridicità di quanto è stato sostenuto. Le cruente immagini diffuse dall’opposizione siriana, che stanno velocemente facendo il giro del mondo, mostrano decine di persone, tra cui molte donne e bambini, sdraiati sul pavimento di quello che sembra essere un ospedale. Molti di loro non danno segni di vita, mentre altri appaiono agonizzanti. Il governo siriano si è affrettato a smentire ogni attacco con i gas letali, ma da più parti è giunta la richiesta di approfondite indagini da parte della comunità internazionale.



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