Due giorni di attacchi missilistici senza tregua, per spezzare la forza militare di Assad. Secondo indiscrezioni è quanto si preparerebbe a fare Barack Obama anche se non esiste ancora alcuna conferma ufficiale. Ma le parole di John Kerry, segretario di Stato, prima e del portavoce della Casa Bianca poi lasciano pochi dubbi. Secondo il primo infatti l’attacco con armi chimiche dello scorso 21 agosto è stato qualcosa che ha scosso la coscienza del mondo intero e il colpevole deve pagare. Il portavoce della Casa Bianca ha lasciato pochi dubbi su chi sia il colpevole: “Ci sono pochi dubbi sul fatto che sia stato il governo di Assad a usare le armi chimiche”, gli inviati dell’ONU avrebbero infatti trovato prove inconfutabili. E’ questo il quadro di una situazione che secondo gli osservatori è incandescente e rappresenta rischi gravissimi per la pace globale. L’incontro previsto tra Usa e Russia del 28 agosto è stato sospeso per decisione americana, il che può significare una cosa sola vista l’opposizione di Mosca a ogni attacco. E’ l’autorevole Washington Post oggi a dire che Obama starebbe valutando la possibilità di un attacco missilistico di 48 ore, ma di portata tale da annientare le forze militari di Assad. Obbiettivo infatti solo le basi militari. Da parte russa si sostiene che non esiste alcuna prova che ci sia stato un attacco con armi chimiche, ma si dice che un attacco dei paesi occidentali avrà conseguenze gravissime. In ogni caso, ha detto il ministro degli esteri, la Russia non interverrà militarmente in caso di conflitto. L’Iran invece minaccia Israele in caso di attacco militare alla Siria.



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