E’ passato un mese esatto dalla scomparsa del gesuita Padre Paolo Dall’Oglio e di lui non c’è ancora nessuna notizia. Il gesuita, che vive in Siria da anni, dove ha ristrutturato e riaperto il monastero di Mar Musa, non dà più notizie di sé dal 29 luglio scorso e allo stesso tempo nessuno ha rivendicato il suo eventuale rapimento. Padre Dall’Oglio si trovava al momento della sua scomparsa in una delle zone più a rischio della Siria devastata dalla guerra civile, a Raqqa. Esistono due video girati la sera precedente dove lo si vede intento a parlare con i ribelli che occupano la città assediata dalle truppe di Assad durante una manifestazione. Secondo le testimonianze, il 29 luglio il gesuita si era recato al quartier generale dello stato islamico dell’Iraq, uno dei gruppi ribelli che combattono contro Assad. In questo mese molte voci sono circolate, dicendo anche che era stato ucciso, ma nessuna conferma è mai arrivata. Il suo caso va ad aggiungersi a quello dell’inviato de La Stampa, anche lui scomparso senza lasciare traccia, e a quello di due vescovi ortodossi scomparsi ormai da oltre quattro mesi. Padre Dall’Oglio sin dallo scoppio della guerra civile, ma anche prima, si era sempre mostrato oppositore del regime di Assad, ottenendo varie volte i rimproveri della Chiesa locale che si era spesso dissociata dalle sue iniziative.