Il leader nordcoreano Kim Jong-un avrebbe fatto giustiziare la sua ex fidanzata accusata di pornografia. Secondo quanto riportato dal quotidiano South China Morning Post, pubblicato a Hong Kong, la donna si chiamava Hyon Song-woi, una cantante arrestata lo scorso agosto insieme ad altre undici persone, anche loro componenti dei gruppi musicali Unhasu Orchestra e Wangjaesan Light Music Band. A causa di alcune foto in cui le dodici persone si sarebbero fatte immortalare mentre facevano sesso, Kim Jong-un li avrebbe fatti fucilare da un plotone d’esecuzione. Come se non bastasse, visto che in Corea del Nord anche le famiglie vengono ritenute responsabili dei reati commessi dai singoli membri, tutti i parenti delle vittime sono stati inviati in pesanti campi di lavoro fino a data da destinarsi. Non è di certo la prima volta che il leader supremo nordcoreano fa parlare di sé: all’inizio del 2012, dopo la scomparsa dell’ex dittatore Kim Jong-il, una quindicina di ufficiali sarebbero stati giustiziati per il poco rispetto dimostrato durante i cento giorni di lutto nazionale imposti dal regime. Tra questi compariva anche il viceministro alla Difesa, Kim Chol, colpevole di essersi ubriacato durante questo periodo: Kim Jong-un lo fece portare davanti a un plotone d’esecuzione, ordinando che di lui “non restasse traccia”.