Ancora un assurdo episodio di violenza in India, dove una donna di 28 anni è stata uccisa dal marito perché “incapace” di dare alla luce un figlio maschio. E’ accaduto nel villaggio di Siya, nello Stato di Madhya Pradesh: il padre della vittima, Phool Singh, ha raccontato che la donna ha ricevuto pressioni dal marito e dai suoi parenti fin dai primi anni di matrimonio, avvenuto dodici anni fa. All’inizio si trattava di un aumento della dote pattuita, poi della difficoltà di concepire un figlio. A seguito di un trattamento medico, la giovane (di nome Sadhna) ha messo al mondo due bambine, ma non è bastato. Il marito voleva a tutti i costi un maschio, un erede, e ha consultato un santone: quest’ultimo, dopo aver visto la donna, ha stabilito che non avrebbe mai potuto avere un figlio maschio. L’uomo, insieme ai suoi parenti, ha quindi deciso che Sadhna non meritava più di vivere. Prima l’hanno picchiata selvaggiamente, poi l’hanno costretta a ingerire un potente veleno. La ragazza è morta in ospedale, appena dopo essere riuscita a raccontare quanto accaduto.