Secondo quanto riportano oggi molti media internazionali, è stato un vero raid con tanto di poliziotti con le armi in mano, come se si trattasse di un covo di terroristi. Invece era l’abitzione di una tranquilla famiglia tedesca che aveva un solo problema: i genitori non volevano che i loro figli andassero alla scuola di Stato. Preferivano essere loro ad educarli. E’ un tipo di educazione che alcuni paesi permettono, seppur in rari casi, e altri no, come la Germania. Ma certamente la reazione dello Stato è stata del tutto esagerata. Non solo il raid con le pistole in mano: i figli maggiori, quelli in età scolastica, sono stati brutalmente strappati ai loro genitori e portati via per essere consegnati agli assistenti sociali. L’episodio è avvenuto nel paese di Darmstadt, dove vive la famiglia Wunderlich. Il giudice locale, citando il fatto che i genitori si rifiutavano di cooperare con le autorità per mandare i figli a scuola, ha ordinato che in caso di resistenza, la polizia usasse la forza contro i ragazzini per portarli via dalla loro famiglia. Del terribile raid, il capofamiglia racconta che le forze dell’ordine sono entrate a casa sua minacciando di buttare giù la porta se non avesse aperto e poi lo hanno immobilizzato come se fosse un terrorista, impedendogli anche di telefonare a chiunque. I Wunderlich erano appena tornati dalla Francia dove si erano recati a vivere per poter educare i figli a casa propria, ma l’uomo non era riuscito a trovare lavoro così si erano visti costretti a tornare in Germania. Nel giro di pochi mesi la custodia dei loro figli era stata assegnata all’ufficio dei giovani: era stato permesso loro di rimanere con i genitori dopo aver accertato che le condizioni di vita erano buone, ma era stato ritirato loro il passaporto. Quindi la decisione di operare il blitz: la figlia maggiore è stata portata via a forza e alla madre non è neanche stato permesso di darle un bacio. L’intera scena ha scioccato tutti i vicini di casa.