Dare al regime siriano di Bashar al Assad quindici giorni di tempo, dall’approvazione della risoluzione Onu, per stilare e consegnare un elenco dettagliato dell’arsenale chimico e biologico in suo possesso, dando localizzazione precisa, tipo e numero delle armi. Lo ha chiesto ufficialmente la Francia, presentando una bozza di risoluzione da far approvare al Consiglio di sicurezza. In queste ore è stato anche reso noto il rapporto della commissione d’inchiesta dell’Onu, guidata dal brasiliano Paulo Pinheiro, sulla questione siriana: gli autori dei continui crimini di guerra, compiuti sia dai ribelli che dalle forze governative, “agiscono in aperta sfida al diritto internazionale e non temono di dover rendere conto. E’ imperativo che vengano denunciati a un organismo giudicante”, si legge nel testo. Nonostante siano giunte denunce riguardo l’utilizzo di armi chimiche, “non è stato possibile raggiungere una conclusione sul tipo di agenti chimici, sui vettori impiegati o sugli autori degli attacchi e le indagini sono ancora in corso”. Intanto oggi la Camera italiana ha discusso cinque mozioni sulla Siria: secondo il  presidente del Consiglio Enrico Letta, “ora una soluzione politica negoziata resta l’unica opzione praticabile, l’unica strada possibile”.



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