Si arriva anche a questo, a quanto pare, per non avere un figlio. Un giovane americano, John Welden di 28 anni, ha fatto prendere alla sua fidanzata, Remee Lee di 26 anni, un pillola abortiva a sua insaputa. La ragazza infatti era incinta e il fidanzato non si è fatto scrupolo di far prendere con l’inganno dello Cytotec, un medicinale che causa contrazioni e quindi la perdita del feto. Fortunatamente l’autore del gesto è stato denunciato e adesso rischia 13 anni di carcere. L’uomo è reo confesso, mentre la giovane è ancora sotto shock e secondo i medici potrebbe portare le conseguenze del gesto omicida per anni a venire. Intervistata a un programma della Cnn, Remee ha raccontato come, pur avendo sentito in aula del tribunale della possibile condanna dell’ex fidanzato, ancora non riesce a creder che sia successo veramente e proprio a lei, che sognava di avere un figlio. L’episodio risale allo scorso marzo: sebbene lei avesse detto al fidanzato che avrebbe portato a termine la gravidanza e cresciuto il figlio per conto proprio, lui voleva che abortisse comunque. Il giovane, figlio di un medico che tra l’altro aveva visitato la ragazza dicendole che il bambino era in ottima salute, ha approfittato del padre per ottenere una prescrizione al fine di venire in possesso di Misoprostol (Cytotec), un medicinale venduto appositamente per abortire. Per convincerla a prendere il medicinale Welden disse alla fidanzata che soffriva di un batterio infettivo. L’effetto fu quello desiderato: la ragazza dopo forti dolori allo stomaco fu ricoverata in ospedale dove le dissero che il bambino che portava in grembo era morto. Per Welden è scattato il “Protection of Unborn Children Act, una legge federale per proteggere i bambini non ancora nati. La sentenza dovrebbe essere pronunciata il prossimo 5 dicembre.