Si chiama Abu Khattab e nel video apparso su Youtube (e poi ripreso puntualmente da LiveLeak) lancia un sentito appello agli jihadisti e ai suoi connazionali cittadini danesi a partecipare attivamente alla guerra in Siria. In un misto di arabo e danese questo il suo grido di battaglia, nonché passaggio fondamentale del suo discorso: “La Jihad in Siria è una pietra fondante per la creazione di uno stato islamico ideale che controllerà più di un terzo del globo”. E c’è di più: gli infedeli non dovranno essere combattuti solo nella sua patria, ma in tutto l’Occidente. Questa la sua ricetta. Non si tratta di un fenomeno isolato, bensì in forte e preoccupante crescita: nelle ultime settimane infatti un numero rilevante di video riprendono estremisti danesi che combattono in Siria o che si dicono pronti a farlo. Nel filmato in questione, Abu Khattab elogia il Dah’wa (una forma di Islam) in Danimarca esponendo fiero la bandiera della cellula terroristica di al-Qaeda, alla quale la grande maggioranza di ribelli siriani sono affiliati. Sempre nel corso del video, l’uomo ha reso noto i motivi che lo hanno spinto ad abbandonare la famiglia, gli affetti e gli amici, oltre a una promettente carriera lavorativa in terra natia. Questa la motivazione determinante: una vittoria in terra siriana, come detto, rappresenterebbe il primo passo per la costruzione di uno stato islamico dalle ampissime coordinate geografiche; con la speranza di superare sensibilmente la più grande diffusione raggiunta – circa 1400 anni fa – dalla religione musulmana, creando così una rete d’influenza globale. E secondo le prime analisi sul video, Abu Moussa è molto probabilmente la stessa che ha guidato il Kaldet Til Islam group in Danimarca, che si richiama a una dottrima estrema dell’islamismo, per di più associata a diversi altri gruppi sovversivi europei.



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