Condanna confermata per il pianista turco Fazil Say accusato di aver insultato lIslam tramite Twitter. Dove siamo, forse in Iran o qualche altro paese fondamentalista? No, siamo nella Turchia che ambisce a entrare nell’Unione europea. Sono dieci i mesi di prigione che sono stati dati al musicista dopo che lo scorso aprile già una corte si era espressa contro di lui. Say eviterà il carcere solo se nei prossimi cinque anni non commetterà un “crimine” analogo. Cosa aveva scritto il musicista? Frasi in cui si domandava se il paradiso, secondo le credenze islamiche, fosse un bordello o un pub, visto che il Corano dice che in paradiso scorreranno fiumi di vino e sarà pieno di splendide donne per coloro che durante la vita terrena si son comportati bene. E altre cose del genere. Per qualcuno la condanna di Say dimostra il tentativo in atto di creare in Turchia uno stato islamico fondamentalista. A sua difesa, Say aveva detto che le sue parole non erano altro che versi del poeta persiano Omar Khayyam, ma la corte ha chiarito che le sue parole erano contrarie all’articolo 216 del codice penale turco che in pratica dice che fomentare odio e insultare i valori religiosi è contro la legge. 



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