Ennesima strage di cristiani, in Pakistan. E’ di 70 morti il bilancio delle vittime provocate dall’esplosione di alcuni kamikaze che si sono fatti saltare in aria di fronte ad una chiesa di Peshawar. I feriti sono centinaia, la maggior parte dei quali versa in gravi condizioni. I fedeli stavano celebrando la messa domenicale nella chiesa di Khoati Bazaar a Peshawar. Secondo il capo della polizia locale, gli attentatori suicidi hanno usato almeno dai 6 agli 8 chili di esplosivo. L’attentato, compiuto simultaneamente da due terroristi, è stato duramente condannato da Paul Bhatti, presidente dell’Alleanza pan-pachistana delle minoranze (Apma) ed ex ministro per gli Affari delle minoranze. Secondo lui dietro la strage ci sarebbero forze straniere che vogliono destabilizzare il Paese. Bhatti ha, inoltre, denunciato come l’azione del governo per proteggere i cristiani, sovente oggetto di attacchi, sia del tutto insufficiente. In Pakistan, d’altro canto, dove i cristiani rappresentano circa il 4 per cento della popolazione, la famigerata legge sulla blasfemia mette legalmente a repentaglio, la libertà, la sicurezza e la vita di chiunque non si professi di fede islamica.