Angela Merkel non perde tempo. Dopo il successo elettorale, la maggioranza assoluta mancata per un soffio e i festeggiamenti per il risultato ottenuto, ha annunciato di aver già avviato i primi contatti “con la presidenza” del partito socialdemocratico (Spd) per discutere la formazione di “un governo stabile”. Tuttavia lo schieramento del candidato avversario Peer Steinbrueck ha fatto sapere di voler attendere venerdì prossimo, quando si riunirà per analizzare nel dettaglio i risultati della consultazione, prima di prendere qualsiasi decisione. “E’ totalmente comprensibile”, ha commentato la Merkel. Il cancelliere uscente ha quindi spiegato che, in materia di politica europea, al momento non vede “necessità di cambiamenti”: “Dieci anni fa eravamo il malato d’Europa e siamo riusciti a diventare un punto di riferimento di stabilità”, ha detto. “Ciò che abbiamo raggiunto in Germania possono raggiungerlo anche gli altri. Il processo non passa solo attraverso il risparmio ma anche attraverso il raggiungimento di una maggiore competitività e fiducia da parte degli investitori”.



Angela Merkel trionfa alle elezioni nazionali tedesche e conquista il terzo mandato. La coalizione Cdu-Csu del cancelliere uscente ha ottenuto il 41,5% delle preferenze totali, quasi otto punti percentuali in più rispetto al 33,8% conquistato nel 2008. La stessa coalizione ha anche rischiato di raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi, conquistandone 311 invece che 316 che le avrebbe permesso di governare da sola. Il candidato avversario, il socialdemocratico Peer Steinbrueck, non è andato oltre il 25,7% e 192 seggi, mentre sono entrati nel Bundestag anche la Linke e i Verdi, rispettivamente con l’8,6% (64 seggi) e l’8,4% (63) dei voti. Rimangono invece fuori, perché al di sotto della soglia di sbarramento del 5%, i liberali della Fdp (4,8%) e il partito anti-euro Alternativa per la Germania (AfD), fermo al 4,7%. Fallimento anche per il partito dei Pirati che non va oltre il 2,2%. “Oggi siamo davvero entusiasti di questo grande risultato – ha detto la Merkel – vorrei ringraziare elettori e elettrici che ci hanno dato una fiducia così grande. Faremo tutto il possibile nei prossimi quattro anni per il successo della Germania. Ora al dobbiamo esaminare con calma la situazione e fare tutto il possibile per avere un governo stabile”.



La sesta proiezione della televisione tedesca Zdf rileva che i liberali dell’Fdp e gli anti-euro Afd sono attualmente fuori dal Bundestag, ma anche che la coalizione con cui il cancelliere uscente Angela Merkel è candidata non ha ottenuto la maggioranza assoluta. La Cdu-Csu si attesta al momento al 42,4%, seguita dalla Spd al 25,7%, la Fdp al 4,5%, la Linke all’8,5%, il Grüne all’8,1% e l’AfD al 4,9%, a un passo dal superare la soglia di sbarramento. Il primo leader a congratularsi con la Merkel della vittoria elettorale è stato il presidente francese, Francois Hollande, il quale ha anche invitato il cancelliere a Parigi appena il nuovo governo sarà costituito. Dall’Italia, invece, il coordinatore del Pdl Sandro Bondi ha commentato l’esito elettorale dicendo che “il successo ottenuto dal Cancelliere tedesco Angela Merkel può portare la Germania a guidare democraticamente e con saggezza politica il processo di unificazione europea oppure, come io temo, a rafforzare e indurire la propria egemonia politica ed economica a scapito di tutte le altre nazioni europee”.



Altro colpo di scena in Germania. Secondo la più recente proiezione della televisione pubblica Zdf, la Cdu di Angela Merkel sarebbe tornata al di sotto della maggioranza assoluta per un solo seggio, cioè a quota 303 (la possibilità di governare senza bisogno di alleanze si raggiunge a 304). In ogni caso, maggioranza assoluta o non, dalle urne emerge non solo il successo del cancelliere uscente, ma anche del partito anti-euro Alternativa per la Germania (Afd), formazione politica all’esordio eppure a un passo dal superare la soglia di sbarramento. Sempre più tedeschi sembrano mostrare una certa nostalgia nei confronti del marco, la vecchia moneta.

In Germania si parla già di risultato storico per Angela Merkel che, secondo le ultime proiezioni delle televisioni pubbliche tedesche Zdf e Ard, avrebbe ottenuto la maggioranza assoluta con 304 seggi su 606 e anche il terzo mandato da cancelliere. Gli esperti invitano però alla calma, perché se il partito anti-euro Alternativa per la Germania (Afd), attualmente al 4,9%, dovesse superare la soglia di sbarramento del 5%, la Merkel perderebbe la maggioranza assoluta e sarebbe costretta a una grossa coalizione con la Spd. La partita è quindi ancora aperta, anche se in tutti i casi l’esito di queste elezioni rappresenta un grande successo per il cancelliere uscente.

Secondo le ultime proiezioni, Angela Merkel avrebbe già conquistato la maggioranza assoluta al Bundestag con 304 seggi su 606 totali. La coalizione Cdu-Csu si attesterebbe al momento al 42,5% (+8,7% rispetto al 2009). “Non abbiamo raggiunto il risultato atteso, ora tocca ad Angela Merkel formare il nuovo governo della Germania”, ha detto invece lo sfidante della cancelliera tedesca uscente, Peer Steinbrueck della Spd. Di seguito il recente discorso in cui Angela Merkel parla di un “super risultato”.

Alla coalizione Cdu-Csu mancherebbe solo un seggio per conquistare la maggioranza assoluta al Bundestag. A sostenerlo è l’ultima proiezione della televisione pubblica Zdf, la quale assegna 303 seggi alla Cdu-Csu, 186 alla Spd, 59 alla Linke e 58 ai Verdi. Per governare senza bisogno di alleanze servono, secondo la legge elettorale tedesca, 304 seggi. Altre rilevazioni assegnano invece alla coalizione della cancelliera Angela Merkel la maggioranza assoluta dei seggi.

Angela Merkel a un passo dalla maggioranza assoluta. Secondo quanto riportato dalla televisione pubblica tedesca, la Cdu sarebbe a un solo seggio dalla possibilità di governare senza bisogno di alleanze. “Abbiamo ottenuto un super risultato, prometto che lo useremo con responsabilità e attenzione”, ha detto la Merkel, aggiungendo che adesso “la Cud-Csu è un partito popolare. Aspettiamo i risultati definitivi, adesso è ancora troppo presto, ma nel frattempo possiamo già festeggiare”.

Angela Merkel è salita sul palco della Cdu per ringraziare gli elettori: “Abbiamo veramente combattuto. Ringrazio in modo particolare i giovani che ci hanno sostenuto nella campagna”, ha detto la cancelliera, parlando di “un risultato eccellente”. Nonostante il risultato ottenuto dai liberali, la Merkel ha comunque detto che è ancora presto per ipotizzare una grande coalizione con la Spd. “Saremo nel pieno di queste aspettative e all’altezza delle responsabilità”, ha aggiunto il cancelliere, promettendo “ancora quattro buoni anni” alla Germania. Anche Peer Steinbrueck è salito poco fa sul palco allestito alla sede del partito, insieme al segretario Sigmar Gabriel. Quest’ultimo ha di fatto ammesso la sconfitta: “Bisogna essere onesti, ci saremmo aspettati di più”.

Nuovi exit poll provengono dalla televisione tedesca Ard, secondo cui la coalizioneCdu-Csu della cancelliera Angela Merkel si attesterebbe al momento al 42%, con i liberali dell’Fdp al 4,7%. Solo il superamento del 5% di questi ultimi potrebbe evitare alla Merkel la formazione di una grossa coalizione con la Spd di Steinbrueck, che secondo le stesse rilevazioni ha ottenuto fino ad ora il 26%. I Verdi sono all’8%, la Linke all’8,5% e il partito anti-euro Alternativa per la Germania (Afd) al 4,9%. E’ sempre la prima rete televisiva pubblica Ard ad assegnare quindi alla Cdu-Csu 301 seggi, 184 alla Spd, 60 alla Linke e 57 ai Verdi, mentre la seconda rete pubblica Zdf assegna alla Cdu-Csu 302 seggi, 189 alla Spd, 60 alla Linke e 57 ai Verdi.

E’ iniziato da poco più di mezz’ora lo spoglio delle schede in Germania e l’ipotesi grande coalizione si fa sempre più concreta. Secondo le ultime proiezioni della Zdf, la coalizione Cdu-Csu si attesta al momento al 42,3%, seguita dalla Spd al 26,3%, i liberali Fpd al 4,5%, i Verdi all’8%, la Linke all’8,5% e il partito anti-euro AfD all’4,8%. A costringere la Merkel a formare una “grosse koalition” con la Spd è l’esito fallimentare dei liberali: “Per la Fdp è la giornata peggiore degli ultimi decenni”, ha commentato il liberale Christian Lindner di fronte ai primi exit poll. Esulta invece Gysi, il leader dell’estrema sinistra di Die Linke, secondo cui “nessuno avrebbe mai pensato dieci anni fa che Die Linke sarebbe diventata la terza forza del Bundestag”. Nonostante le preferenze ottenute non permettano l’entrata in parlamento, appare soddisfatto anche il leader degli euroscettici della Afd Bernd Lucke: “Abbiamo mostrato le contradizioni dei partiti”, ha detto ai giornalisti. Al momento, gli unici partiti ad aver superato la soglia si sbarramento del 5% sono quattro: i cristiano-sociali, i socialdemocratici, i Verdi e la Sinistra.

Cominciano ad arrivare i primi exit polls e i dati reali. Angela Merkel ha vinto le elezioni in Germania? Oggi, 22 settembre 2013, i cittadini tedeschi sono stati chiamati alle urne per scegliere i membri del Bundestag, il Parlamento tedesco che elegge il cancelliere ed esprime la rappresentanza popolare della Repubblica Federale. La cancelliera uscente Angela Merkel, candidata con lo schieramento di centrodestra della Cdu, andrà a sfidare Peer Steinbrueck, socialdemocratico ed ex ministro delle Finanze, noto in Italia per aver definito “due clown” Beppe Grillo e Silvio Berlusconi dopo le ultime politiche di febbraio. Le sue parole avevano fatto infuriare anche Giorgio Napolitano, che annullò l’incontro in programma con lui e ricordò che “esigiamo rispetto per il nostro Paese”. In Germania si vota sempre in un’unica giornata, la domenica, con i seggi aperti dalle ore 8 alle 18.

Al momento, i più recenti sondaggi evidenziano una sostanziale situazione di parità fra governo e opposizione, con la coalizione Cdu-Csu/Fdp al 44% alla pari con i tre partiti di opposizione di sinistra, cioè Spd, Linke e Verdi. Singolarmente, a cedere qualcosa sono solamente i liberali (Fdp), in calo di un punto percentuale fino al limite della soglia di sbarramento (5%). Invariati invece tutti gli altri schieramenti, con la Cdu stabile al 39%, la Spd al 25%, Linke al 10% e i Verdi al 9%. Sembrano al momento esclusi dal Bundestag il partito anti-euro Afd e i Pirati, entrambi al 3%.

L’ultimo faccia a faccia televisivo tra Steinbrueck e Merkel è avvenuto domenica primo settembre, terminato in un sostanziale pareggio: le maggiori differenze tra i candidati sono emerse soprattutto riguardo gli aiuti alla Grecia e la crisi del debito in Europa, mentre un giusizio comune è stato espresso sull’inutilità di un eventuale intervento in Siria. La Merkel è apparsa a tratti in difficoltà, tanto da ipotizzare una possibile apertura a un governo di larghe intese con la Spd nel caso in cui i suoi alleati della Fdp dovessero deludere: “Certo che mi auguro di rinnovare l’alleanza cristiano-liberale”, ha detto la cancelliera, “ ma mi stupisce questa chiusura della Spd alla possibilità di una Grosse Koalition. Bisogna pensare innanzitutto all’interesse del Paese”. Nonostante la chiusura dell’avversario, tra gli elettori tedeschi questa sembra al momento l’ipotesi più probabile.

Tralasciando i sondaggi, nelle ultime settimane l’attuale cancelliere sembra aver portato avanti una campagna elettorale decisamente più convincente del suo avversario, che al contrario si è reso protagonista di continue gaffe: dopo aver sostenuto che la Merkel è avvantaggiata perché è una donna e che in Germania il cancelliere guadagna troppo poco, Steinbrueck è apparso recentemente sulla prima pagina della Suddeutsche Zeitung dove mostra candidamente il dito medio. Sembra assurdo, ma il candidato socialdemocratico lo ha fatto proprio per rispondere alle sue gaffe, scatenando però un mare di polemiche: “La chiarezza di linguaggio non sempre ha bisogno di parole – ha scritto su Twitter – per esempio quando si continua a ricevere domande su notizie superate e non su questioni davvero importanti”.

Ma andiamo a vedere come funzionano le elezioni federali in Germania. Il primo dei due organi legislativi, quello che sarà rinnovato domenica, è il Bundestag, eletto ogni quattro anni e con il compito di approvare tutte le leggi nonché di votare la fiducia al cancelliere. Il Bundesrat è invece il Consiglio federale, una sorta di Senato delle regioni, con il compito di rappresentare i 16 Bundeslander, gli Stati che compongono la Repubblica federale. Ciascuno dei Lander ha un numero prestabilito di seggi nel Bundesrat, da un massimo di sei a un minimo di tre.

I cittadini tedeschi voteranno con una nuova legge elettorale in vigore dalla scorsa primavera. In pratica 299 parlamentari del Bundestag sono eletti con un sistema uninominale, mentre un numero all’incirca pari è eletto su base proporzionale in collegi che corrispondono ai 16 Lander. Ciascun elettore riceve due schede, di cui una per il collegio uninominale e il secondo per il sistema proporzionale. Quest’ultimo prevede inoltre una soglia di sbarramento del 5%, ma se un partito ottiene almeno tre seggi uninominali supera automaticamente anche la soglia di sbarramento proporzionale. I due principali schieramenti in Germania sono il centrodestra, composto da Cdu, Csu e Fdp, e il centrosinistra, composto da Spd, Verdi e Die Linke.

Pur essendo una Repubblica parlamentare, e non invece presidenziale come la Francia, la Germania prevede il meccanismo della cosiddetta “sfiducia costruttiva”. In pratica il Bundestag può votare la sfiducia al cancelliere e nominare fin da subito la figura in grado di succedergli. Dopo la seconda Guerra mondiale il Bundestag ha votato la sfiducia costruttiva soltanto una volta, nel 1982, quando Helmut Kohl della Cdu rimpiazzò Helmut Schmidt della SPE. In due casi invece il voto di sfiducia ha portato alle elezioni anticipate.