Due attentatori suicidi si sono fatti esplodere in una chiesa nel Nord del Pakistan uccidendo 75 cristiani che si trovavano lì per partecipare alla Messa della domenica. I talebani pakistani hanno rivendicato l’attentato avvenuto a Peshawar, sottolineando che si tratta di una forma di ritorsione per i raid dei droni americani nelle zone tribali del Paese. Sempre domenica un altro movimento qaedista, Boko Haram, ha colpito nella capitale nigeriana, Abuja, per impedire alle forze dell’ordine di impadronirsi di un contingente di armi. Per padre Piero Gheddo, giornalista e missionario del Pime, “l’identificazione dei cristiani con il nemico da parte degli estremisti islamici trae origine dalle responsabilità storiche delle potenze occidentali in Medio Oriente”.
Padre Gheddo, qual è il legame tra l’attentato in una chiesa e gli attacchi dei droni statunitensi?
Specialmente in Paesi come Pakistan, Iran e Arabia Saudita, i cristiani sono visti come nemici dell’Islam. Gli Stati Uniti appaiono come il “leader” del mondo cristiano e quindi vanno abbattuti. Poiché i talebani non hanno più la forza per colpire il cuore dell’Impero Americano, come è avvenuto l’11 settembre, attaccano le chiese. E’ questa l’ideologia islamista della Jihad e di Al Qaeda, che trionfa all’interno di una parte del mondo islamico e soprattutto tra le persone più povere e ignoranti. I talebani attaccano i cristiani per colpire gli Stati Uniti, ma anche Francia, Regno Unito e gli altri Paesi occidentali.
Le potenze occidentali sono responsabili di quanto accade ai cristiani nel Medio Oriente?
Le potenze occidentali sono responsabili in senso storico. Per oltre due secoli, fino al 1797, l’Islam e il Cristianesimo sono vissuti in pace. Con la conquista dell’Egitto da parte di Napoleone Bonaparte le cose sono cambiate, in quanto si è trattato di uno shock tremendo per il mondo islamico all’epoca sotto l’Impero Ottomano. Da quel momento l’Islam si è sentito minacciato dall’Occidente, che era progredito molto rapidamente dal punto di vista tecnico, economico, medico e scientifico. Il mondo islamico da allora è decaduto rispetto all’Occidente, poi è arrivata la conquista dell’Algeria nel 1836. Tutto quanto è avvenuto dopo ha peggiorato la situazione: la conquista italiana della Libia nel 1911, lo scioglimento dell’Impero Ottomano nel 1920 e la nascita dei Fratelli musulmani egiziani nel 1928.
Per quali motivi in Pakistan l’odio anticristiano è così forte?
Il Pakistan è nato da una guerra civile nell’India Britannica nel 1946-1947. Quando l’Inghilterra si ritirò dall’India dopo averla tenuta come sua colonia per circa un secolo, iniziò il braccio di ferro tra le due principali forze politiche di allora. Da un lato c’era il Partito del Congresso legato a Gandhi e Nehru, di ispirazione laica, mentre dall’altra l’All India Muslim League dell’Aga Khan era islamista. Finché durò il dominio inglese le due fazioni furono tenute sotto controllo, ma con l’indipendenza il partito di Gandhi tentò di sottoscrivere degli accordi con i musulmani senza riuscirvi.
Quali furono le conseguenze?
Ciò diede vita a una sanguinosa guerra civile, che nell’arco di pochi mesi provocò tra 5 e 6 milioni di morti, con i cristiani che furono presi di mira tanto dagli indù quanto dai musulmani. La situazione divenne così insostenibile che portò alla secessione del Pakistan, che ancora oggi ha nel suo Dna la storia sanguinosa da cui è nato. Il Pakistan è nato da un forte antagonismo nei confronti dell’Inghilterra, e quindi ha dentro di sé questa rabbia e violenza.
Come si spiega invece le violenze settarie che sembrano essere esplose in Nigeria negli ultimi anni?
Anche in questo caso si tratta di ragioni storiche. A metà dell’Ottocento l’Inghilterra conquistò l’intero Paese, sottraendolo ai Re e ai Sultani islamici che lo governavano. All’epoca i musulmani si stavano allargando a macchia d’olio dal Nord verso il Sud, grazie anche a una serie di vittorie militari. Gli inglesi bloccarono questa espansione, introducendo leggi e forze dell’ordine in grado di controllare il Paese. Dalla metà del 1850, fino all’indipendenza del 1960, i cristiani sono cresciuti più dei musulmani grazie allo sviluppo e all’istruzione che riuscirono a promuovere nel Sud della Nigeria. Si è creata così una sorta di competizione tra cristiani e musulmani su cui fa leva oggi Boko Haram.
(Pietro Vernizzi)