Si è tenuto dal 16 al 19 settembre l’annuale Valdai Club, il forum di dialogo internazionale organizzato da Ria Novosti al quale hanno preso parte studiosi, giornalisti, politici e intellettuali russi e stranieri. Nonostante i numerosi temi trattati, tra cui multiculturalismo, immigrazione ed Europa, i media italiani sono stati in grado di estrapolare dalla quattro giorni di dibattiti solamente una dichiarazione scherzosa di Vladimir Putin su Silvio Berlusconi: secondo il presidente russo, infatti, il Cavaliere è stato processato “perché si intratteneva con delle donne, ma se fosse stato omosessuale nessuno lo avrebbe toccato con un dito”. A far notare il poco interesse dell stampa italiana è Max Ferrari in un articolo pubblicato su “La Voce della Russia”, dove si legge che le nostre penne più famose si sarebbero gettate “in lunghi articoli scandalizzati” contro la Russia “omofoba” e “illiberale”. Niente è stato invece scritto invece sul discorso ufficiale di Putin da cui sono emerse tematiche probabilmente condivise anche da una larga fascia di italiani. Non bisogna poi dimenticare che al forum Valdai ha partecipato anche l’ex presidente del Consiglio italiano Romano Prodi, il quale è intervenuto parlando delle relazioni tra Unione Europea, Russia e Ucraina. E’ Prodi che è pazzo, si chiede Ferrari, facendosi fotografare accanto a quel Putin che la stampa “progressista” definisce un dittatore, oppure c’è qualcosa che non va?



Durante il Valdai Club si è poi parlato molto di immigrazione, e anche in questo caso Putin ha diverse idee decisamente in contrasto con quanto proposto fino ad oggi dal ministro italiano per l’Integrazione Cecile Kyenge: “Gli Europei si stanno estinguendo. Non lo capite? E i matrimoni tra persone dello stesso sesso non producono figli. Volete sopravvivere attraendo immigrati? Ma la società non è in grado di integrare così tanti immigrati”. Ha detto il presidente russo. Insomma, spiega Max Ferrari su “La Voce della Russia”, secondo Putin la salvezza dell’identità nazionale e culturale risiede nella difesa della tradizione religiosa, semplicemente perché “senza i valori cardine della cristianità e delle altre religioni mondiali, senza le norme morali scolpite nei millenni, le persone inevitabilmente perderanno la loro dignità umana”. Putin precisa inoltre che “ogni diritto delle minoranze deve essere rispettato, ma il diritto della maggioranza non può essere messo in discussione”, quindi pragmaticamente afferma che “ogni nazione approva le leggi che ritiene, ma lasciate fare alla Russia le proprie scelte secondo il nostro modo di vedere”. La Russia non prenderà quindi in considerazione le varie intromissioni straniere avanzate con il pretesto della “democrazia”, conclude Ferrari nell’articolo, mentre l’opposizione interna “è invitata a un dibattito costruttivo nell’interesse nazionale e non a farsi strumento dei gruppi di pressione esterni”.

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