L’Interpol ha diramato un mandato di cattura internazionale nei confronti della britannica Samantha Lewthwaite, soprannominata la “vedova bianca”, sospettata di aver preso parte al commando che il 21 settembre scorso ha fatto irruzione nel centro commerciale Westgate di Nairobi, in Kenya, uccidendo 68 persone e ferendone almeno duecento. Ancora non è chiaro se la donna fosse effettivamente presente il giorno della strage, ma è senza dubbio una delle terroriste più ricercate al mondo. 29 anni, convertita all’islam, è chiamata così perché vedova di Germaine Maurice Lindsay, uno dei tre kamikaze responsabili degli attentati alla metropolitana di Londra del 7 luglio 2005, dove persero la vita 53 persone. Dopo essersi volatilizzata verso la fine del 2005 insieme ai tre figli avuti dal marito, l’intelligence britannica si è messa sulle sue tracce. Nel 2010, durante la perquisizione dell’abitazione di Jermaine Grant, terrorista con passaporto inglese a capo di una cellula qaedista, le autorità trovarono diversi capi di lingerie di colore nero, rosa e rosso, insieme al certificato di nascita della Lewthwaite. La “vedova bianca” sarebbe anche stata in contatto con Habib Ghani, un altro militante islamico ucciso il 12 settembre scorso durante una faida interna.