Sono almeno sedici le persone rimaste uccise nell’attentato kamikaze e nel successivo scontro a fuoco avvenuti nella serata di oggi nel ristorante libanese “Taverna” di Kabul. Sembra che il locale si trovi nel quartiere di Wazir Akbar Khan, a poche centinaia di metri di distanza da molte ambasciate occidentali, e che sia una meta molto conosciuta dalla comunità internazionale della capitale afghana. Prima è stata registrata l’esplosione, opera di un kamikaze (come confermato dal portavoce del ministero dell’Interno Sidiq Sidiqi), dopo la quale è iniziato un violento scontro a fuoco tra un commando di militanti armati e la polizia, durato circa venti minuti. La Farnesina sta al momento verificando se nell’attentato sono rimasti coinvolti cittadini italiani, ma sembra che tra le vittime vi siano comunque degli stranieri di cui però non si conosce ancora la nazionalità. Un ufficiale della polizia afghana ha fatto sapere di aver visto i corpi senza vita di almeno tre donne straniere, mentre i talebani afghani, che hanno rivendicato l’attentato, hanno parlato di un numero imprecisato di stranieri rimasti uccisi.