Attraverso una legge approvata il 7 gennaio scorso, la Nigeria ha ufficialmente bandito le unioni omosessuali, vietando anche le effusioni in pubblico tra persone dello stesso sesso. E i primi effetti della norma non tardano a farsi sentire: secondo quanto riportato da Al Jazeera, infatti, centinaia di persone omosessuali sarebbero state arrestate e torturate nelle ultime ore dalla polizia, mentre un giovane di vent’anni è stato condannato a venti frustate per sodomia. Dura la reazione della comunità internazionale, preoccupata che i circa 3.4 milioni di malati di hiv, per paura di essere identificati come omosessuali, decideranno di non rivolgersi alle strutture mediche. Come ha spiegato il portavoce governativo Reuben Abatim poche ore dopo l’approvazione della legge anti gay, “oltre il 90% dei nigeriani è contrario ai matrimoni gay. Ora la legge è in linea con le nostre convinzioni religiose e culturali, e credo che questo provvedimento sia stato preso per i cittadini, e quanto fatto dal governo ne rispetta le preferenze”.