Si è concluso nel peggiore dei modi il caso di Marlise Munoz, una donna incinta dichiarata cerebralmente morta. La famiglia aveva chiesto che fosse lasciata morire senza neppure cercare di provare a far nascere il bambino che portava in grembo e così è stato, un tribunale ha approvato la richiesta e la cosiddetta spina è stata tolta. La donna era stata ricoverata lo scorso novembre a metà mese, incinta di 14 settimane: è arrivata fino alla 22esima settimana checché l’ospedale dove si trovava non voleva lasciarla morire come continuava invece a chiedere il marito e la famiglia. In Texas, dove si è verificato il caos, vige una legge che dice che nessuno può sospendere le terapie salvavita a una donna incinta. Ma il tribunale a cui si è rivolta la famiglia ha dato loro ragione: la legge non è applicabile in quanto la donna era legalmente morta. 



Leggi anche

Sardegna verso prima legge regionale sul suicidio assistito/ "Sarà approvata entro inizio 2025"David Cameron favorevole alla legge sul suicidio assistito/ “Ridurrà la sofferenza umana”