Studenti cristiani perseguitati: si tratta forse di un paese a maggioranza islamica? No, sono gli Stati Uniti. Si tratta allora del classico bullismo che esiste comunque fra ragazzi? Neppure: a trattare in modo ostile, vietando loro di parlare e di dirsi cristiani, sono insegnanti e direttori scolastici, un fenomeno che secondo l’associazione Faith and Freedom aumenta sempre di più in America. I casi documentati sono molti, con il maggior picco nel periodo natalizio in cui a intere scuole viene vietato di esporre qualunque raffigurazione della Natività, di eseguire canti a contenuto religioso o di fare i semplici auguri di Natale, sostituendoli con quelli di “stagione festiva”. Ma i casi documentati riguardano anche la normale attività scolastica: “Più viene detto ai nostri ragazzi che non esiste alcun Dio, più ostilità viene concessa a questi insegnanti, e maggiore è la loro disapprovazione nei confronti della religione e più impatto questo avrà sulle future generazioni di credere o meno in Dio”, dicono gli avvocati dell’associazione Faith and Freedom. Si tratta, aggiungono, di poter esercitare il primo emendamento della costituzione, cioè il rispetto per la libertà di parola e di opinione. Altri esempi: a uno studente un professore recentemente ha detto: non ti permetto di parlare come se citassi la Bibbia. Un altro insegnante ha invece detto a un suo ragazzo: in questa scuola a Gesù non è permesso di entrare perché aveva esposto alcune raffigurazioni della Natività su immagini natalizie.



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