In quanto a intervento militare, c’è stato, ma chi si aspettava che l’esercito turco bombardasse o attaccasse i miliziani di Isis, sarà rimasto deluso. Aerei militari turchi hanno infatti bombardato i curdi, quelli che vivono in Turchia, appartenenti soprattutto al PKK, il partito indipendentista che da decenni lotta per l’indipendenza da Istanbul. E’ stato il primo atto militare turco contro di loro dopo il cessate fuoco stipulato nel marzo 2013. Nei giorni scorsi si era assistito a incidenti anche violenti fra curdi ed esercito turco, in cui c’erano stati una trentina di morti, in seguito alla proteste dei primi per il mancato intervento militare in difesa dei curdi attaccati dagli islamici del califfato a pochi chilometri dal confine con la Turchia. In realtà cosa sia successo non è chiaro, si parla di incidenti contro turchi sostenitori degli islamisti di Isis. Il bombardamento aereo, nella zona del villaggio di Daglica, è stato giustificato con l’occupazione militare da parte dei curdi di un avamposto turco. Intanto i curdi siriani continuano a morire sotto l’attacco degli islamisti a Kobane.