Il vicario apostolico di Aleppo dei Latini, monsignor Georges Abou Khazen, parlando con il sito di informazione Asianews, ha spiegato che il frate rapito nelle scorse settimane e poi liberato, sta bene. Padre Hannah riisiede nel suo convento, ha detto, ma non è vero che si trovi agli arresti domiciliari come era stato invece detto. E’ libero di muoversi e visitare le parrocchie della zona. Ha anche fatto sapere di non voler lasciare la sua comunità nonostante il brutto episodio di cui è stato vittima. L’unica imposizione che ha è quella di non lasciare la Siria. Padre Hannah sta anche aspettando di incontrare l’emiro della zona, che comanda le milizie di Al Qaeda che hanno occupato il villaggio di Knayeh e che lo hanno rapito. Durante quei giorni, ha detto lo stesso padre Hannah, nessuno è stato in grado di dirgli il motivo del suo rapimento. Anche i venti cristiani che erano stati rapiti insieme a lui sono stati rilasciati.