Sarà Ron Klain il nuovo “supercommissario” che dovrà gestire l’emergenza ebola negli Stati Uniti. A nominarlo è stato il presidente Barack Obama che ha voluto dunque rispondere in questo modo alle numerose critiche arrivate nell’ultimo periodo proprio sulla gestione della crisi. Ron Klain, come scrive oggi il Washington Post, è nato nel 1961 ed ha alle spalle una carriera in politica: in passato è stato anche capo dello staff dei vicepresidenti Joe Biden e Al Gore. A lui va il compito di sconfiggere il virus negli Stati Uniti, dove il contagio del secondo infermiere al Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas (lo stesso dove era ricoverato il liberiano Thomas Duncan, il cosiddetto “paziente zero”) ha fatto scattare l’allarme.



In Senegal non è più presente il virus ebola. Lo ha fatto sapere l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), spiegando che l’epidemia è ufficialmente terminata e che non vi sono stati nuovi contagi negli ultimi 42 giorni. Il Senegal aveva fatto registrare solamente un caso, quello di un ragazzo di ventuno anni della Guinea accertato lo scorso 29 agosto. La notizia arriva poche ore dopo le parole del presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso, secondo cui l’emergenza ebola “non è solo un problema di alcuni Paesi africani che stanno soffrendo molto per il virus, è qualcosa che potrebbe diventare una catastrofe umanitaria e la responsabilità è di tutta la comunità internazionale”. Barroso, parlando al vertice Asem a Milano, ha quindi annunciato che i membri dell’Unione europea “decideranno qualcosa a riguardo” nel prossimo Consiglio.



E’ stata trasferita in una struttura ospedaliera specializzata nel Maryland. E’ Nina Pham, l’infermiera americana contagiata dal malato di Ebola poi morto dopo essere giunto negli Stati Uniti dall’Africa. Un video toccante, con la giovane infermiera, 26 anni, con le lacrime agli occhi mentre saluta parenti e amici: vi voglio bene, dice commossa. Aggiungendo: venite tutti nel Maryland. Il video è stato girato dal medico che l’aveva in cura che poi ringrazia l’infermiera stessa. La situazione a livello mondiale del virus Ebola è sempre gravissima, mentre il conto dei morti in Africa continua ad aumentare. Negli Stati Uniti sono state chiuse due scuole nello stato dell’Ohio per timore di diffusione del virus mentre la Liberia ha chiesto l’invio di 85mila sacchi per cadaveri. Cifre che fanno paura.