E’ successo in Giappone, dove due donne appena confermate al governo dal premier Shinzo Abe hanno lasciato la loro carica di ministro dell’Economia, Commercio e Industria e di ministro della Giustizia: si tratta rispettivamente di Yuko Obuchi e Midori Matsushima, che hanno rassegnato le dimissioni per aver violato alcune norme. In particolare, Yoko Obuchi è sospettata di aver speso circa 400 mila dollari (43 milioni di yen) del fondo pubblico per acquistare cosmetici, utili quotidiani in uso anche dalla famiglia e alcuni biglietti di teatro, che poi avrebbe regalato gratuitamente ai suoi elettori: tutto questo circa tra il 2007 e il 2012. La confessione da parte del ministro dell’Economia giapponese è avvenuta in un’intervista ad un settimanale pubblicato in Giappone, dove Yoko Obuchi avrebbe ammesso questi atti da parte di alcuni gruppi elettorali che la sostenevano. La denuncia nei confronti della Matsushima, invece, riguarda una violazione della legge elettorale, per cui la stessa ministra avrebbe distribuito ventagli di carta promozionali ai suoi elettori. Il premier giapponese Shinzo Abe ha dichiarato che le nomine di questi due ministri portano il nome della sua responsabilità e si è scusata profondamente della situazione.