Il tweet di Michel Moore, il noto regista di sinistra americano, non ha riscosso molto successo, come era prevedibile dato il tono usato. Commentando la morte della prima persona per Ebola suo suolo americano, Thomas Eric Duncan, Moore ci ha voluto infilare dentro un’acida battuta contro i pro life. Duncan infatti è morto nel Texas, stato dove da tempo il governatore e la maggioranza della popolazione sostengono leggi per ridurre la possibilità di abortire. Ecco cosa ha scritto il regista su twitter: “Se soltanto il liberiano con l’Ebola in Texas avesse detto in ospedale che voleva abortire, si sarebbero tutti immediatamente comportati da pro ife verso di lui”. Una battuta come si vede molto cinica, anche perché “il liberiano con l’Ebola” è morto, e che voleva dire che se si fosse trattato di aborto, i medici gli avrebbero salvato la vita. Anche qui pessimo gusto, dato che comunque l’interruzione di gravidanza significa comunque la soppressione di una vita (cosa che non tutti i pro chiocce riescono a capire). In ogni caso Michael Moore si è trovato inondato di insulti e di attacchi dopo il suo post, del tipo: sei un triste pagliaccio, un uomo cattivo pieno di menzogne e odio, vai a quel paese e buon weekend. Ma il regista non si è fermato lì. Poco dopo ha postato un altro tweet, dove ha detto: “Se ti ammali nel Texas l’ultima persona che vorresti ti curasse è qualcuno educato in un sistema che dice che Adamo ed Eva seimila anni fa cavalcavano i dinosauri”. Coe dire che Duncan è morto a causa dei medici pro life che non se ne capiscono di medicina. Ed ecco uno dei commenti in risposta: da un punto di vista analogo, l’ultima persona che vorresti si lamentasse del capitalismo è un tizio che passa tutte le sere nella sua villa a mangiarsi 60 Big Mac…



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