In Inghilterra, non c’è ancora una legge che autorizza il suicidio assistito, ma si fanno comunque alcune eccezioni in casi particolari, nonostante questo una madre che ha autorizzato la morte della figlia di 12 anni non sarà denunciata né processata. E’ il caso di una bambina, Nancy Fitzmaurice, nata in gravissime condizioni: cieca, muta, malata di idrocefalo, meningite e setticemia. Non era in grado di camminare e nutrirsi in modo autonomo ma solo attraverso uno speciale sondino. Nata prematura, i dottori dissero ai genitori che non sarebbe sopravvissuta per più di 3 o 4 anni. Necessitava di assistenza 24 ore su 24 e per fare ciò la madre si era licenziata dal suo lavoro per assisterla. La bambina invece era sopravvissuta fino ai 12 anni di età, quando la madre ha chiesto le fosse applicata l’eutanasia: mia figlia non è più mia figlia, scrisse nella sua richiesta. E’ solo un guscio vuoto. La richiesta venne accettata da un giudice, il primo caso in Inghilterra in cui l’eutanasia è stata concessa nonostante non si sia trattato di malattia terminale e senza che il paziente fosse in stato di supporto vitale. L’ospedale che l’aveva in cura ha appoggiato la richiesta e lo scorso agosto le sono stati sospesi i nutrimenti e la bambina è morta dopo due settimane di agonia. Adesso il tribunale ha deciso che la mamma non sarà processata per questo. 



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