Il ministro francese della Cultura, Fleur Pellerin, ha dichiarato di non leggere libri da due anni. La frase choc sta facendo il giro dei social network e sta sollevando non poche polemiche nel Paese. La quarantaduenne di origini sudcoreane, adottata quando era molto giovane da una famiglia francese, è diplomata all’Ena, la scuola delle elite che forma la classe politica, prima di rivestire questa carica era entrata nel governo come responsabile dell’economia digitale, poi è stata sottosegretario al Commercio estero e infine è passata alla Cultura sostituendo Aurelie Filippetti. Intanto su Twitter c’è chi apprezza la sincerità del ministro, altri scrivono commenti indignati. Tra chi si è indignato c’è lo scrittore Tahar Ben Jelloun, membro della giuria del premio letterario Goncourt: «È triste, mi fa pena, un ministro della Cultura deve conoscere la letteratura, fosse anche solo per dovere politico. Non è possibile che non sappia citare un solo libro di Modiano. È vergognoso. Trovo tutto ciò deplorevole ma d’altronde viviamo in un’epoca in cui la cultura è calpestata». Lo scrittore fa riferimento a Mondiano, che di recente ha vinto il Nobel per la letteratura, proprio perché il ministro ha ammesso di non aver letto i suoi libri e durante un’intervista non ha saputo citare neppure un titolo dello scrittore francese. Neppure il titolo dell’ultimo romanzo, Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier. Ha infatti ammesso di non aver tempo per leggere. Legge solo note di lavoro, lanci di agenzia e testi di legge. (Serena Marotta)