Gli annunciati colloqui tra manifestanti e governatore di Hongk Kong sono stati rimandati. Motivo del fatto, annunciato dai membri del movimento Occupy Central, sono gli attacchi subiti oggi da parte di dimostranti filo cinesi che hanno aggredito brutalmente gli studenti. I quali hanno detto che se non saranno garantite loro le misure di sicurezza, non parleranno con il governatore. I manifestanti filo cinesi, secondo le testimonianze, non sarebbero cittadini di Hong Kong ma sarebbero giunti appositamente dalla Cina mentre la polizia oggi ha quasi evitato di proteggere gli studenti. 



Se la polizia si è ritirata dopo la repressione violenta dei primi giorni, adesso sono i cittadini stessi a scagliarsi contro gli studenti che da giorni manifestano a Hong Kong contro il potere centrale di Pechino. Un episodio inquietante, che fa pensare a una macchinazione governativa. Sta di fatto che nel quartiere di Mongkok molti civili definiti “inferociti” dai testimoni si sono gettati contro le tende dei manifestanti che occupano l’incrocio fra l’arteria Nathan Road e Argyle Street. Secondo le testimonianze che arrivano da Hong Kong si definiscono appartenenti al movimento Anti Occupy Central, indossano un nastro blu per distinguersi e parlerebbero in dialetto mandarino, dunque si crede siano stati fatti giungere sul posto appositamente dalla Cina. Ci sarebbero diversi feriti tra i manifestanti, gli studenti sarebbero stati presi a calci e insultati, alcuni anche colpiti con bottigliette lanciate contro di loro. La polizia a lungo è rimasta a guardare. Intanto il governatore di Hong Kong al centro delle proteste in quanto figura gradita a Pechino ha finalmente accettato di incontrare i leader degli studenti dopo averli ignorati per circa una settimana.

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