È stata ritrovata la lettera inviata in forma anonima dall’Fbi a Martin Luther King nel 1964, con la quale si istigava al suicidio il leader del movimento per i diritti civili prima che fosse coinvolto in uno scandalo per le sue relazioni extraconiugali. Il ritrovamento è stato fatto da una storica di Yale, Beverly Gage, mentre stava cercando un libro su Hoover, l’ex direttore dell’Fbi,  presso l’Archivio Nazionale quando ha ritrovato il documento. “Sono rimasta sorpresa di trovare una versione non censurata della lettera nascosta in una serie dei suoi atti ufficiali e riservati ai National Archives”, ha detto la ricercatrice commentando l’accaduto al “New York Times”. La nota è dattiloscritta e l’autore della missiva è l’agente William Sullivan, la lettera era accompagnata anche da una registrazione su cassetta che dimostrava i tradimenti del leader. Una registrazione ottenuta dall’Fbi  da intercettazioni in case e camere d’albergo. La lettera fu consegnata alla moglie, mentre King si trovava in Norvegia. Martin Luther King la mostrò poi ai suoi consiglieri, e subito intuirono che doveva essere opera dell’Fbi. Lex direttore dell’Fbi Hoover considerava King “il più pericoloso ed efficace leader nero del Paese”. Tuttavia la sua campagna per screditare il leader si rivelò un flop. (Serena Marotta)



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