La decisione del governo di mandare quattro caccia in Medio Oriente per la lotta a Isis, che ancora non hanno lasciato l’Italia, ha scatenato le polemiche del M5S. Ma dal governo arrivano rassicurazioni: nessuna guerra, i caccia serviranno per voli di ricognizione e intelligence e non parteciperanno ai bombardamenti sulle postazioni dell’Isis in Iraq e in Siria. Sulla richiesta dei pentastellati fatta al governo di riferire in Aula, le fonti evidenziano che è stato “opportunamente informato”. «Ad oggi – dicono i 5 Stelle – la missione è composta da 400 uomini circa, 4 Tornado, 2 Predator e un numero imprecisato di armi e controcarro. Chiediamo che il governo venga a riferire quanto prima in aula affinché le Camere e tutte le forze parlamentari siano informate sul tipo di coinvolgimento del nostro Paese all’interno della coalizione anti-Isis». Intanto dall’accusa il governo si difende rimarcando che proprio il 16 ottobre scorso ha annunciato che «è in fase di pianificazione l’invio di altri assetti pilotati per la ricognizione aerea». L’invio dei tornado non modificherà la partecipazione italiana alle operazioni della Coalizione, è previsto soltanto il sorvolo del territorio iracheno ed è escluso l’impiego di armamento. I bombardieri Tornado avranno “compiti di ricognizione avanzata” ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti. (Serena Marotta)



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