L’hanno accusata di non svolgere bene il suo lavoro, allora l’hanno presa e trascinata per strada dove l’hanno spogliata nuda e obbligata a camminare così per circa mezz’ora per poi abbandonarla sul marciapiede. E’ successo a una donna cristiana che lavorava come domestica in una abitazione di musulmani, incinta di due mesi. Per il trauma subito ha perso il bambino. Dopo essere stata abbandonata per strada una anziana che l’ha vista l’ha aiutata a coprirsi e accompagnata in ospedale dove i medici non sono riusciti a salvare il feto per un principio di aborto. La donna, 28 anni, con quattro figli, ha detto che la polizia non ha arrestato nessuno e che se non otterrà giustizia si ucciderà. Le autorità hanno in realtà aperto un fascicolo contro il figlio del padrone di casa che insieme a quattro amici ha compiuto il gesto, senza però applicare l’accusa di atti di terrorismo come chiesto dalla donna, si legge oggi sul sito di Asianews.