Oggi viene chiamata “angelo del McDonald’s”, ma fino a dieci giorni fa era una semplice ragazza che voleva aiutare due adolescenti in pericolo. La giovane Tudge compirà domani 23 anni, ma morirà tra poco: il padre ha deciso di staccare la spina e di mettere fine alla sua vita. L’intera vicenda, che da quasi due settimane sta facendo molto discutere in Germania, ha inizio in un McDonald’s di Offenbach, in Assia, dove un gruppo di bulli sta molestando due ragazzine tra i 13 e i 16 anni. Per quasi mezz’ora i ragazzi, guidati dal diciottenne di origine serba Sanel M., fanno ciò che vogliono senza che nessuno alzi un dito, neanche i dipendenti del fast food. Ci pensa Tudge a intervenire e a mettere in fuga la gang, che però non si arrende: la aspettano nel parcheggio fuori dal locale, dove Sanel sferra un violentissimo colpo alla tempia della ragazza. Lei cade a terra e sbatte la testa, entra subito in coma. Un amico prova a soccorrerla, corre nel locale per chiedere un bicchiere d’acqua ma una dipendente si rifiuta di darlo gratis. Dopo aver consultato medici e neurologi, il padre ha deciso di mettere fine alla sua vita.