Oggi in America si vota per il controllo del Senato, il rinnovo completo della Camera, sono 36 gli Stati che andranno alle urne per eleggere i governatori, e per i referendum. Le elezioni sono costate 4 miliardi di dollari, si tratta del Midterm (cioè le elezioni che si svolgono a metà del mandato presidenziale) più costoso della storia americana. I repubblicani sono in vantaggio per strappare il controllo al partito dell’Asinello, conquistando sei seggi in più, per un totale di 51 su cento. Dalle elezioni uscirà l’assemblea legislativa con cui Barack Obama dovrà fare i conti in questi due ultimi anni alla Casa Bianca. Gli ultimi sondaggi – realizzati dal sito specializzato RealClearPolitics – danno la destra in vantaggio in sette dei dieci Stati chiave per la conquista del Senato. Ma i democratici non mollano. Si procede dunque al rinnovo del ramo più basso del Congresso, nel quale i repubblicani mantengono la maggioranza contando già oggi su 233 seggi controllati sui 423 totali. Per quanto riguarda le elezioni dei governatori, sono 36 gli Stati chiamati alle urne. Le sfide più ardue, secondo gli osservatori, sono in Wisconsin, dove corre nelle fila del Gop Scotto Walzer, attuale governatore e futuro candidato alle presidenziali del 2016. La Florida con Rick Scott che raccoglie la sfida di Charlie Crist e infine il Kansas, dove l’attuale governatore Sam Brownback rischia di farsi superare dal democratico Paul Davis. Poi si vota per diversi referendum, tra i quali la legalizzazione della marijuana o l’introduzione della cannabis per scopi terapeutici, l’aborto, l’aumento del salario minimo e il controllo delle armi. (Serena Marotta)