Anche quest’anno come da lunghissima tradizione la rivista americana Time ha scelto la persona dell’anno a cui dedicare la prestigiosa copertina. I vincitori sono loro, gli “Ebola fighters”, i medici in prima linea che al prezzo della propria vita combattono in Africa contro il virus killer per salvare vite umane. “Hanno rischiato, perseverato, si sono sacrificati e hanno salvato vite umane” è il motto con cui viene dedicata loro la copertina. C’è anche una classifica di altri personaggi, come sempre. Al secondo posto figurano i manifestanti di Ferguson negli Stati Uniti che hanno protestato per ragioni razziali mentre al terzo è il presidente russo Putin (la classificazione non è sempre data da meriti positivi, anzi, si può finire in classifica semplicemente per essere stati protagonisti di eventi e quest’anno con la crisi ucraina Putin lo è certamente stato in negativo). Nell’articolo invece dedicato ai medici, si leggono queste parole: “Il resto del mondo può dormire tranquillo la notte perché un gruppo di uomini e di donne ha la volontà di resistere e combattere. Per i loro instancabili gesti di coraggio e pietà, per aver dato al mondo il tempo necessario a rafforzare le proprie difese, per aver rischiato, per aver persistito, per essersi sacrificati ed avere salvato vite umane, gli ‘Ebola fighters’ sono le Persone dell’anno 2014 per Time”.