Si apre un inevitabile quanto penoso dibattito fra chi è più disumano. Alla luce del rapporto del senato americano sui crimini effettuati dagli agenti della Cia nei confronti di molti prigionieri islamici, è già scattata la richiesta di vendetta. Con un post su twitter, un tale Shami Witness ha scritto che essere decapitati “è cento volte più umano e più dignitosi di quello che questi sporchi b… hanno fatto ai musulmani”. Aggiungendo: ricordate che il 100% delle vittime delle torture della Cia sono tutti musulmani, questa è una guerra contro l’islam e i musulmani. Alla luce di queste e altre dichiarazioni di vendetta il governo americano ha messo in stato di massima allerta tutte le ambasciate e gli uffici di stato nei paesi a rischio, per possibili attentati. Un ex detenuto inglese nelle prigioni americane a Guantanamo, Moazzam Beg, ha detto invece come Isis sia nato come conseguenza delle torture americane nelle carceri irachene di Abu Ghraib ed ecco perché oggi siamo costretti a vedere persone con le tute arancioni (le stesse usate dagli americani per i prigionieri islamici, ndr) decapitate, è un responso diretto alle brutali torture che si sono viste in uso a Guantanamo.



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