I servizi segreti americani sono riusciti a mettere le mani su una copia di un opuscolo, una sorta di Q&A per miliziani islamici, in cui si spiega come si devono trattare le schiave infedeli catturate dai miliziani stessi di Isis. Un documento scioccante che dimostra ancora una volta l’ideologia dell’orrore che è alla base dello Stato islamico. Il libretto sarebbe stato stampato lo scorso 3 dicembre dall’ufficio propagandistico, molto attivo anche con i video, del califfato. Secondo i ricercatori dell’università di Bristol, Isis solo nell’ultimo mese avrebbe rapito oltre 2500 donne della minoranza yazidi in Siria e in Iraq, mentre 4600 sarebbero le donne scomparse da quando i musulmani hanno occupato i loro territori. Tra i punti toccati nell’opuscolo, la dichiarazione che ogni musulmano ha diritto a prendere come schiave le infedeli appartenenti alle religioni ebree e cristiane. Il fatto di essere un “infedele”, si legge, è quanto basta per l’islam a rendere un’altra persona schiava. Poi ci sono le regole, ad esempio: è permesso stuprare la schiava una volta che la si prende in possesso ed è permesso avere rapporti sessuali con la schiava che non ha raggiunto la pubertà se la schiava è adatta per il rapporto sessuale, anche se non si spiega in che modo. Si spiega quindi che se la schiava è vergine, è permesso avere rapporti sessuali con lei solo dopo che la donna è stata “purificata”. E ancora: è permesso comprare, vendere, regalare prigioniere donne e schiave perché esse sono solo delle proprietà di cui si può disporre. Il proprietario non può vendere una sua schiava se questa è rimasta incinta. 



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