Sono sempre di più le amministrazioni comunali inglesi che ribattezzano le festività natalizie (Natale nella lingua anglosassone porta ben chiaro il nome di Cristo, “Christmas”) in festività invernali, “Winterfest”. L’ultima della serie è quella della città di Stoke-on-Trent, come ricorda oggi il quotidiano The Independent, sottolineando il clima di “correttezza politica” che ha ormai conquistato il paese. Il motivo, si sa, è quello di non offendere i credenti di altre religioni, in particolare gli islamici, tendenza che ormai ha preso piede anche negli Stati Uniti dove da anni la Casa Bianca invia in questo periodo un anonimo biglietto firmato “Buona stagione festiva”, così come le scuole che vietano i presepi. Nella città in questione l’unico segno natalizio è l’albero di Natale, poi ogni tipo di attività festivaliera è stata denominata Winterfest. Nel Regno Unito secondo un recente sondaggio solo una amministrazione comunale su 182 ha conservato il nome tradizionale che cita “Cristo” per il periodo natalizio, la città di Banbridge nell’Irlanda del Nord. L’assurdità della cosa è sottolineata dal fatto che il Consiglio islamico inglese, la massima autorità religiosa islamica del paese, ha recentemente reso pubblico un manifesto in cui sta scritto: “”Keep Calm, It’s Christmas” e poi: “chi vuole cancellare il Natale? Non certo i musulmani”. Ma il divieto di citare il vero significato del Natale è ormai ovunque in Inghilterra: negli ospedali l’indicazione data dai responsabili è di essere sensibili verso le credenze di tutti, quindi ogni riferimento alla Natività cristiana va vietato, solo piccoli alberi natalizi sulle scrivanie come massima concessione. 



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