Continuano a emergere toccanti storie di bambini sopravvissuti alla strage nella scuola militare pachistana. Dopo quella del ragazzo che non ha sentito la sveglia la mattina dell’attacco salvandosi così la vita che abbiamo raccontato ieri, ecco quella di Eman, una bambina di appena 3 anni. La piccola si è salvata dai colpi dei talibani perché il suo maestro l’ha aiutata a nascondersi dietro alla scrivania: “Ho visto delle persone davvero brutte entrare nella classe e cominciare a urlare in lingue diverse” ha raccontato a un giornale pachistano. In quel momento il maestro le ha detto di nascondersi dietro la sua scrivania e di non guardare: “Ho cominciato a sentire rumori come quello che si sentono nei film, poi sentivo molti bambini che urlavano di dolore”. Eman è rimasta nascosta per ore fino a quando è stata salvata dalle forze di polizia. Quando il giornalista le ha chiesto se intendeva continuare a studiare, ha risposto: sono una ragazza coraggiosa, voglio continuare a studiare nella stessa scuola, non sono spaventata. Voglio tornare a scuola e giocare con i miei amici”. Aggiungendo: “Voglio diventare un dottore, se gli uomini cattivi torneranno di nuovo voglio curare i miei fratelli e le mie sorelle”. Un suo fratello più grande si trova ricoverato in ospedal eferito dai colpi dei talebani.