Sono forti i sospetti che dietro l’attacco cibernetico alla Sony ci sia il governo della Corea del nord. Pirati informatici infatti sono entrati lo scorso weekend nel sistema della casa cinematografica con sede in California e hanno messo online diversi film ancora non usciti nei cinema. Secondo gli esperti, la Corea in questo modo ha voluto vendicarsi del film The interview, che racconta la parabola del dittatore coreano Kim Jong-un. Lo scorso mese di giugno la Corea del nord aveva protestato ufficialmente con le Nazioni unite e gli Stati Uniti chiedendo che il film non venisse distribuito definendolo un atto di guerra contro il regime e sponsor per il terrorismo. La storia narrata è quella di due giornalisti americani che ottengono udienza con Kim Jong-un per intervistarlo e che poi la Cia decide di assassinare. Un portavoce ufficiale del governo coreano rispondendo al quesito se il paese fosse coinvolto nell’attacco, ha rilasciato un misterioso: “Aspettate e vedrete”.



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