“E’ più potente di quanto si pensi”: Jürgen Todenhöfer, giornalista tedesco, ha potuto passare dieci giorni all’interno dello Stato Islamico a contatto con i miliziani di Isis. E’ il primo giornalista occidentale ad aver avuto questo permesso e il suo primo commento è stato un avvertimento: sono più potenti e più pericolosi di quanto si creda. In attesa di compilare un vero resoconto dettagliato di quanto ha visto, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa tedesca. Ad esempio che ogni giorno arrivano nel califfato migliaia di persone desiderose di combattere a fianco di Isis da ogni parte del mondo e che le milizie islamiche sono ottimamente equipaggiate con armi occidentali, tipo mitragliatori di fabbricazione tedesca. I miliziani di Isis a Mosul dormono e vivono in abitazioni che si trovano ovunque in mezzo alle abitazioni civili: se gli americani volessero davvero eliminarli, dice, dovrebbero ridurre l’intera Mosul in macerie. Bombardamenti che, spiega, fino a oggi non hanno sortito alcun risultato rilevante. Lo stato islamico poi, ha detto ancora, si sta organizzando in modo molto efficiente con un sistema che si può paragonare al welfare e con un sistema scolastico molto efficiente dedicato anche alle ragazze. Ma la cosa più inquietante, ha detto, è la visione di insieme dello stato islamico, quella che tutte le religioni che concordano con una visione politica democratica, debbano scomparire. Isis vuole davvero conquistare tutto il mondo e coloro che non sono d’accordo con l’interpretazione che loro danno del Corano devono morire. Le uniche altre religioni che saranno risparmiate, dice, sono quelle “del libro” (del Corano, ndr): ebrei e cristiani. A proposito di un futuro realistico, dice infine, secondo lui ben presto lo stato islamico troverà un qualche accordo con il mondo occidentale e che i soli che possono fermare lo stato islamico sono i sunniti iracheni moderati.