I pochi cristiani che vivono ancora nei territori controllati da Isis, ad esempio la capitale del califfato Raqqa, dovranno sottostare a delle regole ben precise se non vorranno subire pene corporali o condanne a morte. Il califfato ha infatti istituito sette regole valide per tutti i cristiani. E’ concesso loro ad esempio di poter pregare, ma a solo a bassa voce in modo che nessuno musulmano li possa udire. Vietato quindi pregare in pubblico, costruire o riparare chiese e mostrare croci in posti pubblici frequentati anche dagli islamici. Non possono impedire eventuali conversioni all’islam, non devono insultare la religione musulmana ed essere sempre leali verso Isis.