Si è salvato per un pelo, il bimbo nato prematuro e creduto morto. E’ successo in Cina dove una donna incinta convinta di essere al quarto mese di gravidanza si è sentita male perdendo moltissimo sangue ed espellendo il feto. Il primo a soccorrerla è stato il marito che ha anche chiamato l’ambulanza: quando i soccorsi sono venuti hanno portato la donna in ospedale e lasciato lì il feto perché il marito era convinto che non fosse più in vita. E’ stato così che la nonna, rimasta sola in casa, ha preso il corpo del piccolo neonato, ha scavato una fossa sotto l’albero del giardino e ha ricoperto di terra il bambino convinta che fosse morto. Fortunatamente una volta all’ospedale i medici hanno voluto sapere dove fosse il neonato perché, hanno spiegato, non era detto che fosse morto. Il padre è tornato a casa di corsa, si è fatto dire dove fosse sepolto il figlio e con le mani lo ha tirato fuori dalla fossa: erano passate due ore ma respirava ancora. Adesso è ricoverato in ospedale e le cure vengono pagate da alcuni benefattori perché la famiglia, molto povera, non se le sarebbe potuta permettere. Tra l’altro i medici hanno anche determinato che il neonato aveva sei mesi e non quattro come pensavano i genitori, che avevano del tutto sbagliato i calcoli.



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