La notizia è stata riportata oggi dal Times indiano: Areeb Majeed, uno studente indiano che è stato ingaggiato all’interno delle milizie Isis, ha confessato di aver provato un attacco suicida ai danni di un veicolo siriano che trasportava esplosivi. Il suo bersaglio era situato vicino ad alcuni edifici fondamentali in termini di importanza sul territorio e l’idea era quello di farlo esplodere quando ci fossero stati molti uomini a bordo e anche qualcuno intorno. Il veicolo, però, ha saggiamente riconosciuto nel ragazzo una minaccia l’ha dunque evitato. Majeed, 23enne, ha anche raccontato di aver preso parte all’attacco su Mosul avvenuto in agosto e di essere tornato a casa dopo che l’Isis l’ha pagato con una cifra di circa 2000 dollari: si era arruolato volontariamente in maggio ed è stato arrestato il 28 novembre scorso con l’accusa di cospirazione in atti terroristici e di essere membro di un gruppo terroristico. Questo giovane studente, inoltre, è responsabile per aver reclutato molti altri guerriglieri dal suo paese tramite un sito web: l’Isis, ha dichiarato il primo ministro indiano Rajnath Singh, è una delle maggiori minacce attuali nei confronti dello stato indiano.



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