Un rapporto di oltre 6mila pagine elaborato da un apposito comitato del senato americano mette sotto accusa la Cia per i metodi usati nei confronti dei prigionieri sospettati di terrorismo dopo gli attacchi alle Torri gemelle del settembre 2001. Non è la prima volta che questo tipo di accuse viene formulato, lo stesso presidente Obama ha parlato di metodi simili alla tortura, ma è la prima volta che viene formulata una accusa ufficiale da parte di enti federali e governativi quali il senato degli Stati Uniti. I metodi usati per gli interrogatori, si legge nel documento, furono mal gestiti e inaffidabili e la Cia, si legge ancora, ha mentito sistematicamente agli americani sull’efficacia reale di tali interrogatori. Al momento sono state rese pubbliche solo le prime 480 pagine dell’intero rapporto. Circa cento prigionieri sospettati di aver fatto parte di Al Qaeda vennero arrestati in nazioni estere e interrogati con metodi quali il waterboarding, schiaffi, l’umiliazione, l’esposizione al freddo e la privazione del sonno fino a 180 ore consecutive. E ancora:  l’uso di insetti, una tecnica nota come ‘reidratazione retto’ e la minaccia di abusi sessuali ai parenti, compresa la madre di un detenuto, mentre un altro detenuto venne tenuto nudo a dormire incatenato al pavimento di una cella e morì di polmonite.



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