Roy Moore, attualmente giudice capo dello stato dell’Alabama, nel 2003 era stato estromesso dal suo incarico perché si era rifiutato di togliere dall’aula della Corte di giustizia dello stato un quadro contenente i dieci comandamenti. E’ stato finalmente rimesso al suo posto dopo aver fatto ricorso e averlo vinto. E adesso ha ripreso la sua battaglia in difesa dei valori tradizionali, ad esempio il matrimonio tra uomo e donna. Ha infatti scritto una lettera a tutti e 50 i governatori degli stati della federazione americana, con l’esortazione a far sì che il matrimonio fra uomo e donna venga sancito nella costituzione americana. Attualmente 17 stati, il 34% del totale, e il Distretto di Columbia riconoscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ovviamente la lettera ha subito destato critiche e polemiche. Ad esempio quella di Susan Watson, diretto dell’American Civil Liberties Union (ACLU) dell’Alabama, che ha commentato come il matrimonio tra uomo e donna sia soltanto il matrimonio di tipo religioso. La Watson ha anche aggiunto che l’Aclu difende il diritto di ognuno ad avere le proprie convinzioni religiose, mentre il giudice Moore invece cerca di imporre a tutti le sue.